La carbossiterapia è una procedura non chirurgica utilizzata in medicina estetica, in cui viene somministrata anidride carbonica allo stato gassoso da un macchinario specifico per via sottocutanea o per via intradermica attraverso degli aghi di piccolissime dimensioni (30G).
La CO2 a scopo terapeutico veniva già utilizzata negli anni '30 in Francia, nella stazione termale di Royat, per il trattamento delle arteriopatie obliteranti. Molti studi hanno successivamente dimostrato come questo gas influisca sulla circolazione, incrementando il flusso e la pressione sanguigna attraverso la sua azione vasomotoria. Inoltre può influenzare il metabolismo dei lipidi: grazie all'effetto Bohr, provoca un aumento della biodisponibilità dell'ossigeno necessario per i processi di ossidazione lipidica, determinando un effetto "brucia grassi".
Da queste osservazioni è nata l'idea di utilizzare l'anidride carbonica a scopi estetici, in particolare per il trattamento di:
Infine la somministrazione sottocutanea di CO2 può essere utilizzata prima di un intervento di liposcultura: si ottiene così un miglioramento del risultato finale e la diminuzione dei tempi di recupero post-intervento.
Il gas viene somministrato da un apposito macchinario, certificato secondo la legge europea CE 93/42 in classe IIB, che rilascia l'anidride carbonica in maniera controllata; gli aghi che si utilizzano sono di piccolissime dimensioni (30G).
Il numero delle sedute, della durata di quindici minuti circa ciascuna, varia a seconda della patologia da trattare (in media sei-dieci sedute); il ciclo può eventualmente essere ripetuto due-tre volte l'anno.
E' importante ricordare che l'anidride carbonica non è tossica, essendo prodotta normalmente dalle cellule del nostro organismo.
Gli unici effetti collaterali che la terapia può dare (lieve dolore locale, ecchimosi, leggero crepitio sottocutaneo) sono minimi e si risolvono spontaneamente in breve tempo.
Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.